Thomas Hardy (Upper Bockhampton, 2 giugno 1840 – Dorchester, 11 gennaio 1928) è stato uno scrittore e poeta inglese, considerato una figura di transizione tra il romanzo vittoriano e la letteratura modernista. Sebbene scrisse poesie per tutta la vita e si considerasse principalmente un poeta, Hardy è oggi ricordato soprattutto per i suoi romanzi.
La sua opera è caratterizzata da una forte impronta del pessimismo e del fatalismo, che si riflette nei tragici destini dei suoi personaggi, spesso vittime di forze sociali, economiche e naturali che sfuggono al loro controllo.
Hardy ambientò gran parte dei suoi romanzi nel Wessex, una regione immaginaria basata sulle contee del sud-ovest dell'Inghilterra, in particolare il Dorset, dove nacque e visse. Il Wessex diventa quasi un personaggio a sé stante nelle sue opere, plasmando le vite e i destini degli abitanti.
Tra le sue opere più importanti si ricordano:
Hardy abbandonò la scrittura di romanzi dopo le feroci critiche ricevute per Giuda l'oscuro e si dedicò interamente alla poesia, pubblicando diverse raccolte apprezzate, tra cui Wessex Poems e Moments of Vision. La sua poesia è spesso caratterizzata da un linguaggio semplice e diretto, e affronta temi simili a quelli dei suoi romanzi, come la natura, l'amore, la perdita e la condizione umana.
L'influenza di Hardy sulla letteratura successiva è significativa, in particolare per la sua rappresentazione realistica della vita rurale e per la sua esplorazione dei temi del destino e della tragicità dell'esistenza. Il suo lavoro continua a essere studiato e apprezzato per la sua profondità emotiva e la sua acutezza psicologica.